29 ottobre 2012

God save the Erasmus, God save the Europe (aussi en français)

The Erasmus logo
The end of a dream?
During the last weeks the question about the exhaustion of funds for Erasmus has attrired a lot of attention in all the countries that joined this project. Since the first days of October, when the voice bounced between websites and news agencies, former Erasmus students, politicians, and intellectuals from all over Europe have launched appeals with the purpose that the funds for the project will be not empty in the future On October 23, the Commission began a final round of negotiations with the member states to determine the amount of these funds. The term is

27 ottobre 2012

E' tempo di futuro. Stavolta per davvero

Di ritorno dal Mandela Forum di Firenze, tappa fiorentina del tour di Matteo Renzi (e da una giornata piuttosto pesante), potrei scrivere di cosa Renzi ha raccontato alla platea di più di 5000 persone, di come lo ha fatto, di come penso andranno queste primarie e poi le elezioni. Potrei analizzare insomma, come per motivi di studio sono spesso abituato a fare. Ma stasera scelgo di lasciare da parte le analisi e le previsioni e di esprimere quello che sento.
E comincio dicendo innanzitutto che stasera sono ottimista e fiducioso. Lo sono perché mi sembra di vedere un partito, il PD, che, nonostante tutto, nonostante le numerose critiche che io per primo gli rivolgo, nonostante le difficoltà e le contraddizioni che talvolta paiono insanabili, ha voglia di tornare quel partito che si prometteva di essere poco più di

17 ottobre 2012

Giovani, lavoro, università e merito. Che cosa vogliamo davvero?

Pensando alla situazione dei ragazzi e della ragazze di oggi, abbiamo davanti agli occhi una realtà di masse di giovani disoccupati, molto spesso di giovani laureati che non riescono a trovare lavoro. E’ una realtà difficile e preoccupante, figlia di una serie di cause che andrebbero individuate, analizzate e a cui bisognerebbe porre rimedio una ad una. Ma per un attimo lasciamo stare le concrete soluzioni che il mondo della politica e non solo cerca e che non riesce a dare per risolvere una questione così fondamentale e dirimente. Proviamo un attimo a vedere le cose da un punto di vista più generale, anche più astratto e ideale se si vuole. In particolare guardiamo con questo approccio al rapporto e alle connessioni tra mondo dell’istruzione, della formazione,

4 ottobre 2012

Rubrica di Fantapolitica: che fine farà Renzi?

Sembrava realmente improbabile che qualcun altro che non fosse il segretario del Pd fosse destinato ad essere il leader del centro sinistra alle prossime elezioni, e in parte è ancora così. Però i sondaggi danno Renzi sempre più vicino a Barsani e l'annunciata partecipazione di Vendola tendenzialmente indebolisce più il secondo che il primo. Comunque forse non lo sapremo mai. Il Pd non si smentisce e in periodo di crisi di legittimazione per la nostra classe dirigente e di distanza da una politica complessa e lontana dai cittadini sembra voler proporre primarie con doppio turno e albo degli elettori come mai era successo prima per le primarie del 2005, 2007 e

4 aprile 2012

Il diritto d'ingerenza umanitaria: un imperativo categorico per l'Europa?

Esattamente un anno fa, il 19 marzo 2011, cominciava l'intervento militare in Libia, sponsorizzato dalle Nazioni Unite, che avrebbe condotto nel giro di 7 mesi alla fine della guerra civile libica ed alla caduta del dittatore Gheddafi. L'operazione trovava il suo fondamento giuridico nella risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, che ha segnato un ulteriore passo nell'evoluzione del diritto umanitario in generale e soprattutto di un suo ramo, il diritto d'ingerenza umanitaria.

Allora mi trovavo in erasmus ad Aix, e ricordo perfettamente come l'intervento dei Rafale e dei Mirage-2000 de l'Armé de l'air furono salutati positivamente dalla maggioranza dell'opinione pubblica francese, europea ed occidentale. Da me compreso. Oltralpe poi, l'idea atavica e romantica dei popoli solidali che aiutano gli oppressi a detronizzare i tiranni, sembrava avere seguito tra le genti. Forse un

29 marzo 2012

Uno sguardo a sinistra: nasce il Quarto Polo?

Paul Ginsborg, uno dei firmatari
del manifesto
Sulla scia di quello che nell'ultimo anno è successo a Milano, a Cagliari, con i referendum di Giugno, e più recentemente con le primarie di Genova e non solo, e vista anche la posizione assunta implicitamente dal Pd dopo l'accordo ABC sulla legge elettorale, nasce probabilmente un nuovo polo, un nuovo soggetto politico, a sinistra del governo Monti e del Pd.
Per ora non mi esprimo e non aggiungo altro; vi invito a leggere il documento firmato da diverse personalità appartenenti a diversi mondi pubblicato su "Il Manifesto". Qui sotto ci sono anche i link di alcuni articoli al riguardo, compresa un'intervista di Gennaio a Nichi Vendola. Che ne pensate?

Manifesto per un soggetto politico nuovo
PIGNO

28 marzo 2012

Nuova legge elettorale: Alfano, Bersani, Casini e il ritorno alla Prima Repubblica


Nel mio ultimo post "Legge elettorale: Porcellum e possibili alternative", non molto recente visti esami vari e preparazione tesi, avevo provato ad illustrare brevemente i difetti del Porcellum, la legge elettorale italiana attualmente in vigore. Come si capisce da quell'intervento, il mio desiderio era e rimane quello di una modifica della legge elettorale.
Ieri i segretari dei tre partiti di maggioranza ci hanno provato. Alfano, Bersani e Casini sembrano essersi accordati su una bozza di legge elettorale che mette tutti d'accordo. Da quello che è emerso, la proposta sembra essere

6 marzo 2012

Svolta autoritaria in Ungheria? Da Jobbik agli sviluppi - parte 2

Il premier magiaro Orban con il Presidente della Commissione Barroso


Pannonia Felix?
La situazione ungherese delle ultime settimane è in continuo sviluppo. Il progetto di Orbán, di creare un modello mitteleuropeo nazionalista contro la crisi e contro i signori della guerra/capitalismo mondiale (mi perdoni, Madame Lagarde), non sta decollando, tanto che ha esplicitamente prospettato la possibilità di cooperazione con l'FMI pur di far uscire l'Ungheria dalla crisi. Nel frattempo la Commissione Europea ha avviato tre procedure d'infrazione nei confronti del paese magiaro, contestando le riforme sulla banca centrale, sul trattamento dei dati personali e sul pensionamento

21 gennaio 2012

Legge elettorale: "Porcellum" e possibili alternative

Il cosiddetto "Porcellum" è stato ideato
principalmente dall'allora ministro Calderoli
Se la Consulta boccia il referendum
Giorni fa la Corte Costituzionale ha bocciato il referendum sulla legge elettorale. La richiesta referendaria aveva raccolto oltre un milione di firme, segno che quella della legge elettorale è una questione molto sentita dai cittadini, alla quale adesso dovranno necessariamente dare una risposta i partiti. La principale richiesta che proviene dalla cosiddetta società civile è quella di abolizione del meccanismo della lista bloccata di cui ho già parlato specificamente in "Lista bloccata o non lista bloccata?...". Inoltre l'eventuale nuova legge elettorale dovrà garantire governabilità e stabilità per l'esecutivo, in un momento storico in cui la credibilità di un paese significa molto ed in

12 gennaio 2012

Svolta autoritaria in Ungheria? o deriva "destrista"? parte 1

Tutto il mondo è paese con gli slogan: proteste a
Budapest per l'entrata in vigore della nuova Costituzione
il 1 gennaio 2012
Teoricamente il nostro blog si prefigge degli obiettivi di serietà se non quasi divulgazione, almeno delle nostre conoscenze riguardo ad argomenti specifici, perciò, considerando l'argomento che sono in procinto di introdurre, cercherò di mantenere un atteggiamento super partes ed eviterò di usare un linguaggio, diciamo colorito, soprattutto nel riferirmi a certi personaggi ed alle loro ideologie.
Non vorrei essere accusato di discriminazione contro persone diversamente intelligenti.

Auf dem schönen Schwarz Donau – Sul bel Danubio nero
Negli ultimi tempi si è discusso molto sull'entrata in vigore della nuova costituzione ungherese, un

5 gennaio 2012

Fotografie dall'anno 2011

Fermarsi per un attimo e guardarsi alle spalle. Ricordare ciò che è stato in questo 2011 appena conclusosi. Riflettendo. Soprattutto cercando di considerare ogni evento non solamente in sé, come un fatto isolato, ma sforzandosi di contestualizzarlo e di comprenderne i perché, quali le cause e quali i possibili effetti, tenendo sempre presente che in molti casi, nel nostro piccolo, le cause dipendono anche da noi e le conseguenze riguarderanno anche noi.

Sono solo alcune foto, alcuni dei fatti più noti ed in vista, i principali di questo 2011 (dal punto di vista di chi scrive); se avete qualche minuto, provate ad osservarle con coscienza e farne spunti di una riflessione che coinvolga anche gli infiniti aspetti qui trascurati e che spero vi avvicini anche di pochissimo alla comprensione di ciò che è avvenuto in questo anno. Del mondo in cui viviamo.

PIGNO
Milano, Maggio 2011

31 dicembre 2011

Apologia delle rivoluzioni perdute - parte II

                                                      Niente di nuovo sul fronte orientale?
La guerra in Vietnam fu giustificata per
fronteggiare la rivoluzione dei Vietcong
Invece che augurarvi buon anno o buon natale, comincio quest'intervento citandovi la Pasqua. Ebbene sì, mentre quest'anno voi sgranavate senza ritegno durante il pranzo con i parenti e la primavera araba era nel pieno dei suoi sviluppi, in un ospedale romano spirava una donna di nome Tran Le Xuan, di 86 anni di età. Il nome non vi dice niente? Bene, neanche a me. Eppure negli anni sessanta era un personaggio famoso, come può essere oggi Carla Bruni o Moza del Qatar, che solo per il nome bislacco è stata scelta come madrina di questi post. Era conosciuta come Madame Nhu. Non vi (ri)dice niente? Beh, (ri)neanche a me. Ho provato a chiederlo in giro, e qualche
membro della generazione precedente alla mia mi ha riferito che si trattava della first lady del Vietnam del Sud. Cognata del presidente

24 dicembre 2011

Dobbiamo sconfiggere il cancro dell'evasione fiscale

I nodi stanno tutti venendo al pettine. Nodi enormi, per sciogliere i quali occorrono certamente delle riforme strutturali, difficili, importanti. E perciò in questi giorni ci troviamo a discutere di previdenza, welfare, mercato del lavoro, produzione, crescita. Ma su tutto questo aleggia uno scomodo ed ingombrante fantasma. Quello dell'evasione fiscale. E' un problema enorme, una vera e propria piaga sociale che grava come un enorme macigno sulla situazione socio-economica del nostro paese e che se, per pura ipotesi controfattuale, scomparisse del tutto, risolverebbe in un istante tutti i nostri problemi. In Italia ogni anno vengono evase imposte per una cifra compresa tra i 250 e i 300 MILIARDI DI €!!!

18 dicembre 2011

L'Italia è un paese razzista

La disperazione di alcuni concittadini delle vittime
(foto LaPresse)
Martedì scorso durante la discussione della mia tesi il presidente della commissione di laurea era assente. E’ arrivato in enorme ritardo poiché le vie principali vicino al polo universitario di Novoli erano letteralmente bloccate dal primo pomeriggio. Da quando poco più in là, in Piazza Dalmazia, era andato in scena il teatro della più miserevole follia umana. Stavo pranzando ripetendo nella mia testa la tesi quando al telegiornale hanno dato la notizia di un’anonima sparatoria nella “periferia”  di Firenze. Solo la sera quando sono tornato a casa mi sono reso  conto della gravità del fatto.
Leggere sul giornale, vedere in tv, l’accostamento di parole come “razzismo”, “estrema destra”, “assassinio”, “Firenze”, “terrore” mi ha spinto a

5 dicembre 2011

Non è un paese per vecchi?

Questa mattina ho scritto questo post sulla riforma delle pensioni da poco annunciata dal governo ma stamani ancora solo intuibile da ciò che era stato detto e scritto nei giorni passati. Purtroppo problemi tecnici con il computer mi hanno impedito di pubblicarlo per tempo e adesso sembra in alcuni punti un po' anacronistico. Io chiedo un po' di comprensione ed elasticità ai nostri lettori e lo pubblico ugualmente, senza alcuna modifica, nella convinzione che il succo del discorso rimane comunque valido.
Tra i provvedimenti che faranno parte del pacchetto di interventi volti a risolvere la difficile situazione di crisi in cui versa l'Italia spicca quello sulle pensioni, di cui si parla ormai da giorni.

20 novembre 2011

Perché dico sì al governo Monti

Mario Monti con Romano Prodi
[Pubblico solo oggi un breve post con qualche riflessione sul governo Monti, non molto approfondito per la verità, che ho scritto la scorsa settimana, quando ancora il nuovo governo non era in carica. Appena avrò guardato un po' più attentamente a ministri e programma dettagliato del nuovo governo magari scriverò qualcosa di più approfondito.]
Un giorno, un po' meno di un anno fa, espressi in una nota su FB la mia ferma contrarietà alla prospettiva di un governo tecnico, di unità nazionale, di larghe intese, di santa alleanza e così via con altri epiteti allora in voga. Il concetto a cui mi opponevo era quello

5 novembre 2011

Silvio non deve morire

La percezione all'estero del nostro governo non deve
essere il motivo principale da addurre per far dimettere
Berlusconi
Si respira aria di götterdämmerung qui in Italia. Cioè, c'era da tempo, ma oramai sembra che il sogno, la paura, il desiderio, il timore degli italiani stia diventando realtà. Sui libri di storia scriveranno del declino, o della caduta di Berlusconi, la fine di una parabola durata vent'anni (tempo medio testato delle dittature nel nostro paese). Ma non sono qui per cantare sul tramonto, reale ma non tanto sicuro, del berlusconismo, o innalzare inni all'uscita di scena dell'uomo che nel male e nel bene ha governato e trasformato questo pseudo paese negli ultimi due decenni, fino a perdere il senso della realtà delle cose, ad avere ogni minima remora manichea se non la falsa etica del “faccio i miei interessi sempre e comunque”.
Sono qui per dire che non doveva finire così.

2 novembre 2011

Una storia infame: l'Argentina tra i desaparecidos ed intrighi internazionali

Il Palacio de la Moneda assediato dall'esercito l'11 settembre  1973
(bientôt il y aura une version en français)
Volevo continuare il mio post sulle rivoluzioni, ma visto che è un argomento che nell'ultimo mese è tornato indignatamente di moda, mi dedicherò ad un altro argomento a me caro. E soprattutto abbandono il teatro privilegiato dei miei posts, cioè il Medio Oriente, per andare oltreoceano e parlare dell'Argentina. In effetti negli ultimi giorni se n'è discusso molto, in previsione ed in seguito alle elezioni presidenziali che hanno riconfermato con uno schiacciante 54% la Presidente Cristina Fernández de Kirchner,

29 ottobre 2011

Quanto ci è costato il Ponte Fantasma

Alcune immagini del progetto
del ponte sullo Stretto di
Messina
Ieri, alla Camera, è stata approvata una mozione dell'Idv sul trasporto pubblico locale che impegna il governo ad incrementare la dotazione del fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale, reperendo le risorse necessarie anche con la soppressione dei finanziamenti previsti per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. 
Sono in molti a pensare che ciò che è accaduto ieri metta una volta per tutte la parola fine al progetto di costruzione dell'ormai famigerato ponte. In ogni caso, e comunque vada a finire, ci troviamo ancora una volta a parlare di un'opera, o meglio del progetto di un'opera, di cui si discute da tempo davvero immemorabile. Potrei analizzare la questione da un punto di vista storico, ripercorrendone le tappe principali, con le proposte ed i progetti che si sono susseguiti dal tempo dell'unità d'Italia fino ad oggi; oppure evidenziare pregi e difetti

21 ottobre 2011

Gli indignati e gli indegni

L'immagine del lancio dell'estintore da parte di "er Pelliccia"
è già divenuta il simbolo delle violenze compiute da alcuni
indegni manifestanti. Niente a che fare con gli INDIGNATI.
Abbiamo ancora tutti negli occhi e nella mente i video e le immagini di ciò che è accaduto sabato scorso a Roma. Immagini di violenza, di battaglia, di guerriglia. Le vetrine infrante, le auto bruciate, i bancomat presi d'assalto; centinaia di ragazzi e ragazze a volto coperto, con caschi e passamontagna, che si infiltrano e si nascondono tra la folla pacifica per poi dare inizio alle cariche; il lancio di sampietrini, le mazze, i martelli, gli estintori, le transenne; e ancora, le camionette della polizia accerchiate ed assaltate.
Tutto ciò ci ricorda drammaticamente da vicino i tragici giorni del G8: tante le similitudini; troppo vivo ancora il ricordo di quei giorni di guerra a Genova perchè la mente non ritorni a quei fatti di morte. Ciò che si è visto in Piazza S. Giovanni e

3 ottobre 2011

Apologia delle rivoluzioni perdute - parte I

Homo homini lupus
Piazza Tahrir, al Cairo, simbolo della rivoluzione egiziana
Quello di cui mi accingo a scrivere è un tema che può sembrare sfuggente, che può riguardare il tutto ed il niente, di cui si può stare a discernere fino alla nausea. Mi chiedo, e vi domando, se può esistere in politica internazionale un'impostazione di bontà ed altruismo, oppure ogni decisione, ogni calcolo, sono meri frutti di interesse? Non voglio essere hobbesiano, ma fintantoché la politica internazionale resta dominata da attori quali gli stati-nazione (e gli unici altri che riescono a distinguersi ed agire concretamente sono le grandi multinazionali economiche), il modus operandi di ognuno si basa sulla lotta per l'estensione e

27 settembre 2011

L'Italia ai tempi della crisi


Il declassamento
E’ di martedì scorso la notizia che l’Italia è stata declassata da A+ ad A dall’agenzia di rating “Standard & Poor’s”; è di martedì scorso cioè la notizia che l’Italia scende di un ulteriore gradino nella speciale classifica che indica la qualità dei debiti sovrani ed il rischio di insolvenza di uno stato - e qualche sentore lo si era del resto già avuto guardando come lo spread (cioè la differenza tra rendimento) tra Btp italiani e Bund tedeschi si era allargato negli ultimi giorni). Tralasciando intenzionalmente la questione riguardo al ruolo determinante dei giudizi delle agenzie di rating oggigiorno nell’economia (all’opportunità ed alla

16 agosto 2011

Dio salvi il Re, o almeno le democrazie. Le monarchie possono aiutare la governance?


Nel Regno Unito la monarchia rimane
uno dei principali simboli di identità nazionale
Negli ultimi anni si è inserito nel dibattito politico un soggetto apparentemente antico, ma che appunto ha acquistato popolarità, soprattutto in occasione di matrimoni ed altre cerimonie solenni: sto parlando dell’attualità della monarchia, nel senso di una forma di governo democraticamente giustificabile e funzionante nel terzo millennio.
Chi scrive è assolutamente contrario alla monarchia intesa come esercizio dei poteri di governo da parte di un’unica persona secondo metodi di selezione ereditari nell’ambito di una famiglia o comunanza di sangue. L’idea di un'unica persona che governa perché ha determinate qualità è troppo pericolosa al giorno d’oggi.

27 luglio 2011

La Turchia è Europa?

Questo post lo dedico a tutti i sognatori di un mondo migliore, senza imperfezioni, un posto dove gli sporchi islamici non possono vivere, dove tutti i bravi, onorevoli, coraggiosi, forti uomini possono imbracciare un mitra e sparare a gente che non la pensa come loro, a chi vuole zozzare le nostre città, mettere in pericolo le nostre famiglie e farci fottere il lavoro. Come diceva qualcuno, tanti nemici,tanto onore, pur di migliorare il mondo. Od almeno vederlo al contrario appesi per i piedi alle travi di un benzinaio.
Sono stato sommerso da lettere di protesta per la mia prolungatissima assenza sul blog. Ma le ultime settimane dell’Erasmus richiedevano uno sforzo fisico notevole, ed una volta ritornato in patria, mi sono concesso qualche esame. Col capo cosparso di cenere riscrivo qualcosa. In realtà volevo proporvi un altro argomento, ma l’orrore accaduto in Norvegia qualche giorno fa mi ha spinto a dedicarmi ad un ulteriore soggetto.

21 luglio 2011

Stato laico e sondino di stato

Credo nella democrazia rappresentativa; credo nel meccanismo democratico per cui si decide in base alla regola della maggioranza; trovo giusto che le decisioni che ci riguardano siano prese da qualcuno che abbiamo scelto (sorvoliamo qui la questione italiana preferenze/lista bloccata, affrontata anche in questo blog, CLICCA QUI 1) e QUI 2) ) come nostro rappresentante. Mi provoca però quantomeno un certo fastidio il sapere che decisioni come quelle relative al tema bioetica, relative cioè alla nostra esistenza in senso stretto, alla nostra vita, alla nostra morte, alla nascita dei nostri figli, siano in definitiva prese dal 50% + 1 di chi vota in parlamento, che oggi può essere Pdl + Lega + Udc perché alle elezioni del 2008 le circostanze e la situazione politica hanno portato ad un certo risultato, ma che

23 giugno 2011

Il rebus Primarie per il centro-sinistra

Bersani e Vendola, leader rispettivamente
 di PD e SEL, sono i due principali candidati
per la guida del centro-sn alle future elezioni
Nonostante le condizioni del governo Berlusconi non siano certo buone e quindi le elezioni anticipate siano sempre dietro l'angolo in ogni momento (o comunque siano un'eventualità che va sempre tenuta in debito conto), la non meglio precisata coalizione di centro-sinistra (perchè coalizione sarà) non ha ancora trovato il proprio leader, colui che la guiderà alle prossime elezioni. Ora, tralasciando il fatto che in realtà non esiste nemmeno una coalizione, ma sapendo già che è scontata l'allenaza Pd + Idv + Sel, sembra che il leader dovrà essere, se non un "papa straniero" esterno ai partiti, uno dei leader dei tre partiti. O Bersani, o Di Pietro o Vendola (rigorosamente in ordine alfabetico!). Si sente molto parlare di primarie di coalizione. Con queste sarebbero dunque gli elettori a decidere il

13 giugno 2011

Lettre aux italiens

Al popolo del centro destra: non festeggiamo delle elezioni che ancora non ci sono, festeggiamo perchè l'Italia, dopo il voto delle amministrative (non quelle di Cesenatico) e di questi quattro referendum, ha trovato un minimo di dignità. O almeno il 57% della popolazione che è andata a votare, SI o NO, che ha esercitato il suo diritto, il suo dovere con dignità e rispetto della democrazia.
Sono contento per l'Italia che sembra ritrovare una coscienza, che decide, prende una posizione sul suo futuro. Perchè se vi siete astenuti avete seguito il gregge, non avete avuto il coraggio di dire la vostra, di difendere il vostro presidente, per esempio, dalla cancellazione del legittimo impedimento. Perchè

12 giugno 2011

Il quorum più vicino e la nostra occasione


Ore di mobilitazione e partecipazione elettorale. Ore di esercizio di democrazia. Ore importanti; meglio, ore che possiamo rendere importanti.
Il referendum abrogativo è uno strumento sancito dalla Costituzione, a disposizione dei cittadini italiani però solo dal 1970. I referendum abrogativi per cui si è votato da allora sono stati molti, con risultati e conseguenze diversi.
Visto che sono da poco usciti i dati sull'affluenza alle 12.00 per i 4 referendum di oggi e domani, si può fare un confronto con i dati sull'affluenza per i referendum del passato. Prima però bisogna dire che i referendum, al di là dei quesiti specifici (che restano comunque la cosa fondamentale, come avevo detto anche nell'intervento di qualche giorno fa), hanno anche inevitabilmente un peso e delle conseguenze politiche importanti e dicono molto del rapporto tra italiani e politica nel momento storico in cui si

6 giugno 2011

Perchè bisogna essere antisionisti

(premesso che parlo a titolo prettamente personale)
Uno degli argomenti più gettonati e popolari nelle discussioni fra studenti di scienze politiche, ma anche in generale fortunatamente, è la Beautiful-style questione israeliano-palestinese.
E tutti sappiamo che sono state scritte vagonate e vagonate sull'argomento, sul diritto di esistenza dello stato di Israele, sulla condizione dei palestinesi prima della dichiarazione Balfour, prima del 1948 e dopo, su tutto il conflitto, sulla tragedia umanitaria che ha colpito ambo le parti, e così via.
Non voglio né posso proporre una soluzione, perché, seppur non condivida le premesse giuridiche alla

4 giugno 2011

Gli italiani e il nucleare


Il 12 e 13 Giugno si terranno i 4 referendum relativi alle questioni "legittimo impedimento", "acqua pubblica" ed "energia nucleare". Anche quest'ultimo tema sarà infatti materia sottoposta a referendum, come alla fine ha deciso la Corte di Cassazione.
La questione energetica in Italia (come nel resto d'Europa e del mondo) è molto complessa e sicuramente cruciale e fondamentale per il nostro futuro e per quello del mondo che lasceremo a chi verrà dopo di noi. Una questione che, visto anche il momento politico contingente, si presta facilmente ad essere strumentalizzata, politicizzata, "tirata per la giacca". Io spero, anzi credo, che se qualcuno lo fa, se qualcuno, chiunque esso sia, utilizza politicamente per ottenere risultati a breve termine una questione come quella