26 novembre 2012

Riflessioni. Groviglio (entusiasta) di pensieri sulle primarie


di Francesco Pignotti

A scrutinio ancora in corso, alcune riflessioni. Istintive, di getto.
Una giornata bella, storica io credo, per il centro-sinistra italiano. Oggi 3 milioni e mezzo di persone sono andate a votare per scegliere il leader del centro-sinistra alle prossime elezioni politiche. Ma non è solo questo. No. Oggi milioni di cittadini italiani si sono sentiti nuovamente uniti, un popolo, una comunità attiva che partecipa e che democraticamente si esprime. Una grande prova. Io ci vedo un messaggio positivo e di speranza.
Oggi poi io vedo un PD più simile a quello che si prometteva di essere nel 2007, al momento della sua nascita, prima di perdersi e chiudersi in se stesso. Spero che questa sia l'occasione per vedere

16 novembre 2012

Cose dell'altro mondo!

Stamani mi sveglio e accendo la Tv qualche minuto. Mi fermo su RaiTre, c'è Agorà. In studio e in collegamento sono presenti vari ospiti. Mi fermo in particolare ad ascoltare le parole di Rosy Bindi, presidente del PD. Si parla della situazione difficile del nostro paese, delle difficoltà di moltissimi cittadini italiani, di molti lavoratori, degli operai del Sulcis, degli studenti che sono da poco scesi in piazza per protestare. E la Bindi parla in difesa di tutti loro, dice di come tante persone (lavoratori, studenti, anziani, famiglie) vivano situazioni molto complicate, un'esistenza e una vita di difficoltà economiche, incertezza, sacrifici. Poi il conduttore Vianello lancia un servizio,

7 novembre 2012

#FourMoreThings: 4 cose che queste elezioni ci dicono

Potremmo già scrivere un libro sulle elezioni americane appena concluse. Ma voglio soffermarmi brevemente solo su quattro aspetti principali.

1. Come credo ormai tutti sappiano, Obama verrà riconfermato presidente degli Stati Uniti anche per un secondo mandato quadriennale. FourMoreYears, come è stato scritto dovunque sul web un po' da tutti. Una riconferma importante, che non solo è dovuta alla conquista da parte del presidente di un numero maggiore di grandi elettori rispetto allo sfidante in base al meccanismo elettorale "winner takes all" stato per stato,