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8 novembre 2014

La Leopolda vista da un non renziano

[(c) corrirerefiorentino.corriere.it]
La curiosità e l'interesse nella politica. Questi due motivi mi hanno spinto sabato scorso a recarmi con il mio motorino alla Leopolda di Firenze. Ex stazione granducale oggi trasformata in centro fieristico e congressuale tra i più importanti della capitale toscana. Per alcuni, negli ultimi anni, è diventato il sancta sanctorum della “terza via” italiana, il renzismo. Il luogo dove, nel 2010, è nata la scalata al Partito Democratico dell'allora sindaco Matteo Renzi. Quest'anno, più che mai, la Leopolda sarebbe stata sotto i riflettori dei media, essendo la prima volta per la kermesse che vede il suo principale ispiratore come Presidente del Consiglio.

23 aprile 2013

Tous égaux: i matrimoni e le adozioni omosessuali sono un dovere per la società


 di Filippo Barbagli

Oggi, 23 aprile 2013, l'Assemblée Nationale francese ha approvato definitivamente la legge Taubira. Con 331 voti favorevoli, 225 contrari e 10 astenuti, la Francia è diventata il 14° stato (in toto) al mondo a legalizzare la parità di diritti per i cittadini omossesuali, cioè il matrimonio e l'adozione per coppie dello stesso sesso.
Le mariage pour tous ha diviso profondamente ed appassionato l'opinione pubblica dei cugini d'oltralpe, ha esposto la presidenza di François Hollande a critiche di strumentalizzazione – anche se era un aspetto presentato del programma durante la campagna elettorale-, ma soprattutto è destinato a rivoluzionare il dibattito sulla parità di diritti in tutto il continente, e forse nel mondo.

20 aprile 2013

Scegliere il passato


di Ilaria Lezzi

Ciò che si è concluso oggi è il paradigma del decisionismo politico italiano. Dibattiti da conclave -il Papa è stato eletto in meno tempo- , eterne disapprovazioni e ripicche personali per poi tornare al punto di partenza. Figuriamoci per le questioni veramente urgenti ed importanti (con tutto il rispetto). SCEGLIERE IL PASSATO. Rimanere per paura di cambiare. Fa riflettere, tanto. L'immagine che si da alla società non è certo confortante, a quella che ricorda, a quella che è stufa, a quella che si fida ma poi scopre celati siparietti. Una società che coraggiosamente, nonostante la nausea, ha voluto scegliere il cambiamento cinquantacinque giorni fa. Cosa si ripete, ancora, a questa gente che si chiama Italia? Che sì è seduti su quelle poltrone di velluto per il cambiamento ed il progresso dell'Italia?

19 aprile 2013

La rabbia e l'orgoglio...di sinistra

di Filippo Barbagli

Non scriverò ora da dottore in scienze politiche, ma da elettore, deluso, di sinistra.
Non è da me, ma arrivo subito al dunque. Alla quarta votazione per eleggere il futuro Capo dello Stato, la prima in cui sarebbe bastata la maggioranza assoluta di 504 voti, il “candidato” del Partito Democratico, l'ex Presidente della Commissione Europea ed ex Presidente del Consiglio Romano Prodi, non è stato eletto. Ma non perché ai 494 voti possibili del suo schieramento non si siano aggiunti 10 in extremis per porre fine a quest'agonia, ma perché il Professore ne ha ricevuti ben 100 in meno, 393. 

17 aprile 2013

Siamo sempre lì, Bersani ha paura di farcela


di Matteo Figoli

Come volevasi dimostrare, Bersani non sceglie.
La scelta del prossimo Presidente della Repubblica, e con lui della forza politica con cui aprire la strada del governo, aveva presentato un bivio. Due opzioni. Ma Bersani è riuscito a cavarne una terza (e dire che le “terze vie” non han mai portato grossi risultati), con il solito capolavoro di mediocrità.

Le due strade divergevano alla grande:
Bersani poteva scegliere di votare Rodotà, rispondendo all'appello di un Grillo impaurito dalla responsabilità capitatagli e dall'evidente controproducenza del suo essere sempre “contro”; poteva aprire una strada inedita, nuova, un sentiero oscuro e mai selciato prima, capace però di portare potenzialmente effetti benefici sia al PD che a Grillo. 

26 febbraio 2013

Un appello di sinistra


 di Filippo Barbagli


Il giorno dopo. Certo, io sono stato un ingenuo. Ho rimandato la mia partenza in treno nella speranza che forse ieri sera avrei potuto festeggiare una vittoria della coalizione di centro sinistra, oppure, almeno, la dipartita definitiva di Berlusconi dalla scena politica italiana. Ed invece è successo l'esatto contrario.


11 gennaio 2013

Elezioni, Senato, Lombardia. Bersani, Monti, Berlusconi. Regole e carte in mano. Fate il vostro gioco!


di Francesco Pignotti

Credo che in molti, a tutti i livelli (cittadini elettori, partiti, leader) si stiano interrogando, per ragioni diverse, su ciò che succederà alle prossime elezioni per il Senato. Se infatti alla Camera verrà attribuito un premio di maggioranza alla coalizione vincente a livello nazionale (presumibilmente quella di centro-sinistra) che la metterà in condizione di dar vita e sostenere un governo, al Senato verrà attribuito invece regione per regione un premio di maggioranza alla coalizione di volta in volta vincente. Non occorre essere un genio per

31 dicembre 2012

Come cambia il mondo: il 2012 in foto

di Filippo Barbagli

Che piaccia o no, Matteo Renzi ha il merito di aver portato una dialettica di cambiamento nella classe dirigente della sinistra italiana: un passaggio assolutamente necessario

19 dicembre 2012

Come funzionano le primarie per i parlamentari del PD? Regolamento e confusione


di Francesco Pignotti

Bene, il 29 e 30 dicembre si terranno le primarie per i parlamentari del Partito Democratico.
Potremmo parlare a lungo di ciò; potremmo innanzitutto vedere quali sono gli aspetti positivi, quali le criticità, i rischi, le conseguenze, nonché le cause, le motivazioni che hanno spinto il Pd a decidere per questa forma atipica di consultazione primaria, motivazioni legate in primis a ragioni di opportunità politica comprensibili alla luce del momento contingente e degli ultimi avvenimenti. Preferisco però rimandare, per chi volesse, alla breve discussione che su questi punti è nata il 12 dicembre sul gruppo aperto di Briciole Politiche su FacebookPotremmo anche andare a vedere e analizzare il regolamento del Partito Democratico per le

26 novembre 2012

Riflessioni. Groviglio (entusiasta) di pensieri sulle primarie


di Francesco Pignotti

A scrutinio ancora in corso, alcune riflessioni. Istintive, di getto.
Una giornata bella, storica io credo, per il centro-sinistra italiano. Oggi 3 milioni e mezzo di persone sono andate a votare per scegliere il leader del centro-sinistra alle prossime elezioni politiche. Ma non è solo questo. No. Oggi milioni di cittadini italiani si sono sentiti nuovamente uniti, un popolo, una comunità attiva che partecipa e che democraticamente si esprime. Una grande prova. Io ci vedo un messaggio positivo e di speranza.
Oggi poi io vedo un PD più simile a quello che si prometteva di essere nel 2007, al momento della sua nascita, prima di perdersi e chiudersi in se stesso. Spero che questa sia l'occasione per vedere

16 novembre 2012

Cose dell'altro mondo!

Stamani mi sveglio e accendo la Tv qualche minuto. Mi fermo su RaiTre, c'è Agorà. In studio e in collegamento sono presenti vari ospiti. Mi fermo in particolare ad ascoltare le parole di Rosy Bindi, presidente del PD. Si parla della situazione difficile del nostro paese, delle difficoltà di moltissimi cittadini italiani, di molti lavoratori, degli operai del Sulcis, degli studenti che sono da poco scesi in piazza per protestare. E la Bindi parla in difesa di tutti loro, dice di come tante persone (lavoratori, studenti, anziani, famiglie) vivano situazioni molto complicate, un'esistenza e una vita di difficoltà economiche, incertezza, sacrifici. Poi il conduttore Vianello lancia un servizio,

27 ottobre 2012

E' tempo di futuro. Stavolta per davvero

Di ritorno dal Mandela Forum di Firenze, tappa fiorentina del tour di Matteo Renzi (e da una giornata piuttosto pesante), potrei scrivere di cosa Renzi ha raccontato alla platea di più di 5000 persone, di come lo ha fatto, di come penso andranno queste primarie e poi le elezioni. Potrei analizzare insomma, come per motivi di studio sono spesso abituato a fare. Ma stasera scelgo di lasciare da parte le analisi e le previsioni e di esprimere quello che sento.
E comincio dicendo innanzitutto che stasera sono ottimista e fiducioso. Lo sono perché mi sembra di vedere un partito, il PD, che, nonostante tutto, nonostante le numerose critiche che io per primo gli rivolgo, nonostante le difficoltà e le contraddizioni che talvolta paiono insanabili, ha voglia di tornare quel partito che si prometteva di essere poco più di

17 ottobre 2012

Giovani, lavoro, università e merito. Che cosa vogliamo davvero?

Pensando alla situazione dei ragazzi e della ragazze di oggi, abbiamo davanti agli occhi una realtà di masse di giovani disoccupati, molto spesso di giovani laureati che non riescono a trovare lavoro. E’ una realtà difficile e preoccupante, figlia di una serie di cause che andrebbero individuate, analizzate e a cui bisognerebbe porre rimedio una ad una. Ma per un attimo lasciamo stare le concrete soluzioni che il mondo della politica e non solo cerca e che non riesce a dare per risolvere una questione così fondamentale e dirimente. Proviamo un attimo a vedere le cose da un punto di vista più generale, anche più astratto e ideale se si vuole. In particolare guardiamo con questo approccio al rapporto e alle connessioni tra mondo dell’istruzione, della formazione,

4 ottobre 2012

Rubrica di Fantapolitica: che fine farà Renzi?

Sembrava realmente improbabile che qualcun altro che non fosse il segretario del Pd fosse destinato ad essere il leader del centro sinistra alle prossime elezioni, e in parte è ancora così. Però i sondaggi danno Renzi sempre più vicino a Barsani e l'annunciata partecipazione di Vendola tendenzialmente indebolisce più il secondo che il primo. Comunque forse non lo sapremo mai. Il Pd non si smentisce e in periodo di crisi di legittimazione per la nostra classe dirigente e di distanza da una politica complessa e lontana dai cittadini sembra voler proporre primarie con doppio turno e albo degli elettori come mai era successo prima per le primarie del 2005, 2007 e

29 marzo 2012

Uno sguardo a sinistra: nasce il Quarto Polo?

Paul Ginsborg, uno dei firmatari
del manifesto
Sulla scia di quello che nell'ultimo anno è successo a Milano, a Cagliari, con i referendum di Giugno, e più recentemente con le primarie di Genova e non solo, e vista anche la posizione assunta implicitamente dal Pd dopo l'accordo ABC sulla legge elettorale, nasce probabilmente un nuovo polo, un nuovo soggetto politico, a sinistra del governo Monti e del Pd.
Per ora non mi esprimo e non aggiungo altro; vi invito a leggere il documento firmato da diverse personalità appartenenti a diversi mondi pubblicato su "Il Manifesto". Qui sotto ci sono anche i link di alcuni articoli al riguardo, compresa un'intervista di Gennaio a Nichi Vendola. Che ne pensate?

Manifesto per un soggetto politico nuovo
PIGNO

28 marzo 2012

Nuova legge elettorale: Alfano, Bersani, Casini e il ritorno alla Prima Repubblica


Nel mio ultimo post "Legge elettorale: Porcellum e possibili alternative", non molto recente visti esami vari e preparazione tesi, avevo provato ad illustrare brevemente i difetti del Porcellum, la legge elettorale italiana attualmente in vigore. Come si capisce da quell'intervento, il mio desiderio era e rimane quello di una modifica della legge elettorale.
Ieri i segretari dei tre partiti di maggioranza ci hanno provato. Alfano, Bersani e Casini sembrano essersi accordati su una bozza di legge elettorale che mette tutti d'accordo. Da quello che è emerso, la proposta sembra essere

21 gennaio 2012

Legge elettorale: "Porcellum" e possibili alternative

Il cosiddetto "Porcellum" è stato ideato
principalmente dall'allora ministro Calderoli
Se la Consulta boccia il referendum
Giorni fa la Corte Costituzionale ha bocciato il referendum sulla legge elettorale. La richiesta referendaria aveva raccolto oltre un milione di firme, segno che quella della legge elettorale è una questione molto sentita dai cittadini, alla quale adesso dovranno necessariamente dare una risposta i partiti. La principale richiesta che proviene dalla cosiddetta società civile è quella di abolizione del meccanismo della lista bloccata di cui ho già parlato specificamente in "Lista bloccata o non lista bloccata?...". Inoltre l'eventuale nuova legge elettorale dovrà garantire governabilità e stabilità per l'esecutivo, in un momento storico in cui la credibilità di un paese significa molto ed in

24 dicembre 2011

Dobbiamo sconfiggere il cancro dell'evasione fiscale

I nodi stanno tutti venendo al pettine. Nodi enormi, per sciogliere i quali occorrono certamente delle riforme strutturali, difficili, importanti. E perciò in questi giorni ci troviamo a discutere di previdenza, welfare, mercato del lavoro, produzione, crescita. Ma su tutto questo aleggia uno scomodo ed ingombrante fantasma. Quello dell'evasione fiscale. E' un problema enorme, una vera e propria piaga sociale che grava come un enorme macigno sulla situazione socio-economica del nostro paese e che se, per pura ipotesi controfattuale, scomparisse del tutto, risolverebbe in un istante tutti i nostri problemi. In Italia ogni anno vengono evase imposte per una cifra compresa tra i 250 e i 300 MILIARDI DI €!!!

18 dicembre 2011

L'Italia è un paese razzista

La disperazione di alcuni concittadini delle vittime
(foto LaPresse)
Martedì scorso durante la discussione della mia tesi il presidente della commissione di laurea era assente. E’ arrivato in enorme ritardo poiché le vie principali vicino al polo universitario di Novoli erano letteralmente bloccate dal primo pomeriggio. Da quando poco più in là, in Piazza Dalmazia, era andato in scena il teatro della più miserevole follia umana. Stavo pranzando ripetendo nella mia testa la tesi quando al telegiornale hanno dato la notizia di un’anonima sparatoria nella “periferia”  di Firenze. Solo la sera quando sono tornato a casa mi sono reso  conto della gravità del fatto.
Leggere sul giornale, vedere in tv, l’accostamento di parole come “razzismo”, “estrema destra”, “assassinio”, “Firenze”, “terrore” mi ha spinto a

5 dicembre 2011

Non è un paese per vecchi?

Questa mattina ho scritto questo post sulla riforma delle pensioni da poco annunciata dal governo ma stamani ancora solo intuibile da ciò che era stato detto e scritto nei giorni passati. Purtroppo problemi tecnici con il computer mi hanno impedito di pubblicarlo per tempo e adesso sembra in alcuni punti un po' anacronistico. Io chiedo un po' di comprensione ed elasticità ai nostri lettori e lo pubblico ugualmente, senza alcuna modifica, nella convinzione che il succo del discorso rimane comunque valido.
Tra i provvedimenti che faranno parte del pacchetto di interventi volti a risolvere la difficile situazione di crisi in cui versa l'Italia spicca quello sulle pensioni, di cui si parla ormai da giorni.