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30 agosto 2014

Lo sceicco sanguinario diventato Cavaliere della Repubblica Italiana

(copyright: Bahrain News Agency)
Filippo Barbagli


Poche ore fa, mentre surfavo tra le pagine online di Le Monde, sono incappato in un articolo. Il soggetto era la protesta di alcune ONG per la presenza, sul suolo francese, dello sceicco Nasser bin Hamad Al Khalifa, figlio del re Hamad del Bahrein. Inoltre, riportava sempre il suddetto articolo, il presidente onorario della FederazioneInternazionale dei Diritti dell'Uomo ha chiesto che il giovane sceicco venga perseguito, arrestato ed -in caso- anche giudicato dalle autorità giudiziarie in quanto la Francia ha ratificato varie convenzioni contro la tortura.

12 marzo 2013

Perchè il nuovo papa verrà dall'America

di Filippo Barbagli

Extra omnes. Fuori tutti. E non sono i grillini a gridarlo, ma è la formula secolare che qualche ora fa ha sancito l'inizio del conclave, che eleggerà il nuovo pontefice dopo il dimissionario Benedetto XVI.   La dottrina vuole che sia lo spirito santo a "guidare" i principi elettori di Santa Romana Chiesa nel momento della votazione. Ma oggi mi piacerebbe considerare più delle motivazioni di politica estera e strategia, alla base delle scelte che condurranno i cardinali vegliati dai nudi dipinti da Michelangelo.
E non lo scrivo per nobilitare la disciplina che studio, semplicemente perché credo che sia una chiave di lettura indicativa, anche se non esaustiva. Lungi da

21 febbraio 2013

La fiera delle abdicazioni - parte I

(catholicherald.co.uk)
di Filippo Barbagli

Negli ultimi dieci giorni l'argomento sulla bocca di tutti è stato quello delle dimissioni di papa Benedetto XVI. Tutto quello che si poteva dire è stato detto e ripetuto fino alla nausea. Ed aggiungendo il fatto che chi scrive è ateo, non ci dilungheremo né sui risvolti politici della vicenda -su cui consiglio di approfondire nell'Internazionale della scorsa settimana, che raccoglie le migliori analisi della stampa estera, al contrario della maggior parte dei nostri quotidiani che come sempre su questo versante sono stati acritici- né tantomeno quelli spirituali. Voglio solo offrirvi uno spunto di riflessione, sul simbolismo politico della vicenda.

6 marzo 2012

Svolta autoritaria in Ungheria? Da Jobbik agli sviluppi - parte 2

Il premier magiaro Orban con il Presidente della Commissione Barroso


Pannonia Felix?
La situazione ungherese delle ultime settimane è in continuo sviluppo. Il progetto di Orbán, di creare un modello mitteleuropeo nazionalista contro la crisi e contro i signori della guerra/capitalismo mondiale (mi perdoni, Madame Lagarde), non sta decollando, tanto che ha esplicitamente prospettato la possibilità di cooperazione con l'FMI pur di far uscire l'Ungheria dalla crisi. Nel frattempo la Commissione Europea ha avviato tre procedure d'infrazione nei confronti del paese magiaro, contestando le riforme sulla banca centrale, sul trattamento dei dati personali e sul pensionamento

3 ottobre 2011

Apologia delle rivoluzioni perdute - parte I

Homo homini lupus
Piazza Tahrir, al Cairo, simbolo della rivoluzione egiziana
Quello di cui mi accingo a scrivere è un tema che può sembrare sfuggente, che può riguardare il tutto ed il niente, di cui si può stare a discernere fino alla nausea. Mi chiedo, e vi domando, se può esistere in politica internazionale un'impostazione di bontà ed altruismo, oppure ogni decisione, ogni calcolo, sono meri frutti di interesse? Non voglio essere hobbesiano, ma fintantoché la politica internazionale resta dominata da attori quali gli stati-nazione (e gli unici altri che riescono a distinguersi ed agire concretamente sono le grandi multinazionali economiche), il modus operandi di ognuno si basa sulla lotta per l'estensione e

16 agosto 2011

Dio salvi il Re, o almeno le democrazie. Le monarchie possono aiutare la governance?


Nel Regno Unito la monarchia rimane
uno dei principali simboli di identità nazionale
Negli ultimi anni si è inserito nel dibattito politico un soggetto apparentemente antico, ma che appunto ha acquistato popolarità, soprattutto in occasione di matrimoni ed altre cerimonie solenni: sto parlando dell’attualità della monarchia, nel senso di una forma di governo democraticamente giustificabile e funzionante nel terzo millennio.
Chi scrive è assolutamente contrario alla monarchia intesa come esercizio dei poteri di governo da parte di un’unica persona secondo metodi di selezione ereditari nell’ambito di una famiglia o comunanza di sangue. L’idea di un'unica persona che governa perché ha determinate qualità è troppo pericolosa al giorno d’oggi.