Poche
ore fa, mentre surfavo tra le pagine online di Le Monde,
sono incappato in un articolo.
Il soggetto era la protesta di alcune ONG per la presenza, sul suolo
francese, dello sceicco Nasser bin Hamad Al Khalifa, figlio del re
Hamad
del Bahrein. Inoltre, riportava sempre il suddetto articolo, il
presidente onorario della FederazioneInternazionale dei Diritti dell'Uomo
ha chiesto che il giovane sceicco venga perseguito, arrestato ed -in
caso- anche giudicato dalle autorità giudiziarie in quanto la
Francia ha ratificato varie convenzioni contro la tortura.
Proprio
quest'ultimo aspetto è il nocciolo fondamentale della questione: il
presunto principe è stato accusato da varie associazioni ed ONG di
tortura e violazione dei diritti umani, durante la sanguinosa
repressione, nel 2011, delle sollevazioni popolari (organizzate
da attivisti e dalla maggioranza sciita) ispirate dalla primavera
araba.
La
“rivoluzione dimenticata”, finita
con l'invasione della piccola isola delle truppe del Consiglio di
Cooperazione del Golfo e la sconfitta degli attivisti democratici,
vide infatti in prima linea principie principesse della
famiglia reale del Bahrein (sunnita), combattere e torturare i
manifestanti, a detta di alcune testimonianze.
Per
questi motivi, dunque, le ONG chiedono che lo sceicco venga arrestato
mentre si trova in Normandia, per partecipare.....ai giochi equestri mondiali.Infatti, come molti altri omologhi membri di famiglie reali arabe
arricchite con petrodollari, a Nasser piace scimmiottare il vecchio
stile di vita dell'aristocrazia europea, compreso quello di darsi
letteralmente all'ippica ed altri sport per ricconi.
Comunque,
le richieste delle ONG ancora non hanno avuto un seguito, anzi,
giovedì scorso il presidente Hollande ha incontrato all'Eliseo il re
Hamad per una visita non ufficiale sulla quale non è stato reso
pubblico nessun comunicato.
Nasser
Al Khalifa si era già trovato in
una situazione simile nel 2012, ma nel Regno Unito, quando rischiò
di perdere l'immunità diplomatica
a causa delle suddette accuse. Lo sceicco si sarebbe presentato alle
Olimpiadi di Londra, infatti, come presidente del Comitato Olimpico
del Bahrein (BOC). Il signorotto, inoltre, non facilitò la
situazione con il suo atteggiamento: a maggio, due mesi prima dei
Giochi, twittò
le sue idee poco olimpiche: sperava che gli atleti detenuti per le
proteste contro il regime fossero condannati all'ergastolo. In più,
l'European Centre for Constitutional and Human Rights
lo accusò di aver ordinato l'arresto, la detenzione e la tortura di
almeno 150 atleti ed allenatori.
Bisogna
aggiungere anche come altri membri della famiglia Al Khalifa siano
stati il bersaglio di simili critiche: il principe ereditario Salman,
presente nella lista ufficiale del matrimonio dei Duchi di Cambridge, annunciò di declinare l'invito
dopo poche ore, a seguito dell'ondata di proteste da parte
dell'opinione pubblica inglese. I mesi che precedevano il famigerato
“royal wedding” erano gli stessi della sanguinosa repressione
dell'opposizione bahreinita. Un anno dopo, Buckingham Palace fu preso di mira per aver invitato al
giubileo di diamante della regina Elisabetta II anche il re Hamad.
Tornando
allo sceicco Nasser, mi sono chiesto, perché giudicare a priori tale
ragazzotto, invece di fare i bravi garantisti, avere fiducia nel
sistema giudiziario del Bahrein ed aspettare che venga giudicato
colpevole nel suo paese? Anche se è una dittatura -un sultanato,
direbbe Sartori- e lui è uno dei figli prediletti del re....?
Cerchiamo di conoscerlo meglio:
Nasser è nato nel 1987, figlio del suddetto re Hamad e della sua
seconda moglie kuwaitiana. Laureatosi nel 2006 all'Accademia Militare
di Sandhurst -così come i principi William e Harry, suo padre ed i
re di Giordania e Brunei-, egli è sposato con la figlia di Mohammed Al Maktoum,
emiro di Dubai, primo ministro degli Emirati Arabi Uniti ed uno dei
reali più ricchi al mondo, con un patrimonio di 15miliardi di dollari, secondo
Forbes. Suo fratello più piccolo invece è sposato con la figlia del re Abd Allah dell'Arabia Saudita.
Oltre
ad essere a capo del Comitato Olimpico del suo paese, il giovane
sceicco è anche il comandante della Guardia Reale del Bahrein, e
proprio in queste veci sembra aver perpetuato le torture contro gli
attivisti democratici e gli oppositori del regime del padre.
Insomma,
Nasser ha un prestigioso pedigree familiare e lavorativo, è il
beniamino di molti forum di adolescenti che vedono in lui un principe
azzurro moderno (è carino e con la barba che pare uscita dalla
pubblicità della Gilette), ed è pure un atleta di endurance equestre...anche
se non di massimo livello. Zero presenze olimpiche, il suo miglior piazzamento fu ai mondiali del 2010 al nono posto a squadre, nella
classifica mondiale risulta 264esimo...
Ma
c'è un altro aspetto sui suoi presunti meriti che deve essere
sottolineato. E' la stessa causa che mi ha fatto mandare di traverso
i cereali al latte stamattina: la pagina di Wikipedia sul suddetto
sceicco riportava la notizia che Nasser sia stato insignito
dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito
della Repubblica Italiana.
Per
il suo talento ippico? Per le sue graziose modalità di tortura? Non
proprio. La data dell'onorificenza è il 17 ottobre 1996.
Dopo
lo shock iniziale, ho controllato sul sito del Quirinale: Wikipedia è
una risorsa rivoluzionaria ed increbile, ma bisogna sempre effettuare
un fact-checking. Orbene, qui troverete il link del sito
presidenziale, in cui Nasser viene anche presentato come “Sua
Eccellenza”.
Ma
non mi sono dato per vinto, ed ho sperato ad un caso di omonimia
all'interno della famiglia reale del Bahrein. Magari, ho ragionato
per clichés, si tratta di un altro sceicco, alla fine ognuno di loro
si sposa con tante donne ed hanno molti bambini....Eppure, sfogliando
le tavole genealogiche degli Al Khalifa fino a metà del XIX secolo,
non ho trovato nessun altro Nasser.
Superata
la prova dei fatti, mi rimane un dubbio fondamentale. Come mai un
ragazzino di nove anni può essere stato insignito di tale onore, il più alto nella gerarchia onorifica repubblicana?
Secondo
lo statuto dell'Ordine al Merito, inoltre, nessuno può ricevere per
la prima volta un'onorificenza maggiore a quella di Cavaliere e gli
italiani devono avere almeno 35 anni d'età. Nasser sarebbe stato
insignito dell'Ordine a nove anni e subito con il titolo più alto:
ciò sarebbe comunque giustificato dall'articolo 2 dello statuto, che
prevede casi speciali di “cortesia internazionale”, in cui non
valgono le suddette premesse e la Presidenza della Repubblica
conferisce autonomamente l'onorificenza. Ma la scusante della
“cortesia internazionale” potrei capirla, ma non giustificarla,
per un capo di stato, magari di un paese non democratico ma con forti
interessi economici per l'Italia (vedi Putin, ad esempio). Non per un
discendente a caso di una famiglia reale dispotica di un paese di
secondo piano.
Mi
chiedo, a questo punto, se non sia il caso che i responsabili non
giustifichino tale scelta e che il Quirinale non la ritiri. Per tutti
i motivi sopra esposti: uno sceicco di nove anni non può essere un
Cavaliere di Gran Croce della nostra Repubblica, a maggior ragione se
poi viene accusato di tortura, violazione dei diritti umani e mostra chiaramente atteggiamenti antidemocratici.
Alle
istituzioni piace fare tanta retorica sul futuro di noi giovani,
spesso senza offrirci grandi aiuti, e poi sono pronte a titolare al
massimo livello un qualunque sceicchino arricchito da petrodollari?
Non
fatemi diventare qualunquista, per favore.