I risultati delle votazioni presidenziali, col 60% delle schede scrutinate |
di Francesco Pignotti
L'articolo 89 della "Ley Orgànica Electoral" ecuadoriana stabilisce che le elezioni si tengono ogni quattro anni ed eleggono il Presidente della Repubblica, il VicePresidente e i membri del Congresso. La forma di governo ecuadoriana è infatti un presidenzialismo che, come spessissimo succede nel caso di paesi centro e sud americani, ricalca il modello statunitense (pur senza alcuni dei "checks and balances" che invece sono parte fondamentale della forma di governo USA).
L'articolo 89 della "Ley Orgànica Electoral" ecuadoriana stabilisce che le elezioni si tengono ogni quattro anni ed eleggono il Presidente della Repubblica, il VicePresidente e i membri del Congresso. La forma di governo ecuadoriana è infatti un presidenzialismo che, come spessissimo succede nel caso di paesi centro e sud americani, ricalca il modello statunitense (pur senza alcuni dei "checks and balances" che invece sono parte fondamentale della forma di governo USA).
E ieri si sono tenute queste elezioni. Il risultato, che i sondaggi davano quasi per scontato, consegna il
mandato presidenziale al Presidente uscente, quel Rafael Correa - alla guida di Alianza País, partito creato nel 2006 per unire le forze di sinistra del paese - che molto di buono ha fatto per la situazione economica e sociale del suo paese ma i cui metodi sono spesso sotto accusa, criticati da chi ne denuncia una condotta di tipo autoritario, scandali, corruzione, controllo dei mezzi di informazione.
mandato presidenziale al Presidente uscente, quel Rafael Correa - alla guida di Alianza País, partito creato nel 2006 per unire le forze di sinistra del paese - che molto di buono ha fatto per la situazione economica e sociale del suo paese ma i cui metodi sono spesso sotto accusa, criticati da chi ne denuncia una condotta di tipo autoritario, scandali, corruzione, controllo dei mezzi di informazione.
Comunque sia, il leader di Alianza Pais ha ottenuto la attesa riconferma, e lo ha fatto al primo turno, senza che si sia reso necessario il ricorso al ballottaggio il 7 Aprile.
La legge elettorale ecuadoriana prevede infatti che venga eletto presidente già al primo turno il candidato
che ha ottenuto almeno il 50% + 1 dei voti validi o almeno il 40% e 10 punti percentuali più del secondo piazzato. Correa sembra aver ottenuto più del 56% delle preferenze, mentre il suo sfidante, il banchiere Guillermo Lasso, sembra essersi fermato intorno al 23% (tutti gli altri candidati hanno ottenuto percentuali minime).
che ha ottenuto almeno il 50% + 1 dei voti validi o almeno il 40% e 10 punti percentuali più del secondo piazzato. Correa sembra aver ottenuto più del 56% delle preferenze, mentre il suo sfidante, il banchiere Guillermo Lasso, sembra essersi fermato intorno al 23% (tutti gli altri candidati hanno ottenuto percentuali minime).
Per quanto riguarda il Congresso ecuadoriano (l'Ecuador è caratterizzato da un sistema monocamerale), Alianza Pais ottiene 91 dei 121 seggi, coi liberali di Guillermo Lasso secondo partito con 12 seggi e via via tutti gli altri partiti che si dividono i pochi restanti seggi. Salda maggioranza, dunque, in mano al partito del presidente Correa.
15 seggi sono attribuiti a livello nazionale (15 Asambleístas Nacionales) mentre tutti gli altri vengono attribuiti a livello provinciale: ad ogni provincia spettano due seggi ed uno in più ogni 200.000 abitanti o ogni frazione superiore ai 150.000 abitanti.
Non sono riuscito a trovare dati sull'affluenza, ma bisogna comunque precisare che in Ecuador il voto è obbligatorio per i cittadini alfabetizzati compresi tra i 18 e i 65 anni, mentre è facoltativo per quelli compresi tra 16 e 18 anni e per gli ultra-sessantacinquenni.
PIGNO