Stamani mi sveglio e accendo la Tv qualche minuto. Mi fermo su RaiTre, c'è Agorà. In studio e in collegamento sono presenti vari ospiti. Mi fermo in particolare ad ascoltare le parole di Rosy Bindi, presidente del PD. Si parla della situazione difficile del nostro paese, delle difficoltà di moltissimi cittadini italiani, di molti lavoratori, degli operai del Sulcis, degli studenti che sono da poco scesi in piazza per protestare. E la Bindi parla in difesa di tutti loro, dice di come tante persone (lavoratori, studenti, anziani, famiglie) vivano situazioni molto complicate, un'esistenza e una vita di difficoltà economiche, incertezza, sacrifici. Poi il conduttore Vianello lancia un servizio,
abbastanza inerente al tema direi, che racconta di "funerali low cost" sempre più richiesti, perché molte persone oggi sono in gravi difficoltà, se non nell'impossibilità, di permettere a un proprio caro scomparso un funerale e una sepoltura degni, non "di lusso" (stona un po', lo so, ma è per intenderci), che infatti viene a costare alcune migliaia di euro, come sicuramente quasi tutti, purtroppo, sapranno.
abbastanza inerente al tema direi, che racconta di "funerali low cost" sempre più richiesti, perché molte persone oggi sono in gravi difficoltà, se non nell'impossibilità, di permettere a un proprio caro scomparso un funerale e una sepoltura degni, non "di lusso" (stona un po', lo so, ma è per intenderci), che infatti viene a costare alcune migliaia di euro, come sicuramente quasi tutti, purtroppo, sapranno.
Parte il servizio, per qualche secondo i microfoni degli ospiti sono ancora aperti. Può darsi che mi sbagli, ma mi sembra di sentire chiaramente la nostra Rosy che afferma indignata: "certo che non si può proprio
risparmiare su queste cose però!". Poi seguo il servizio (parla di casse, bare, urne meno pregiate e ad un costo totale che si aggira intorno ai 1000-1500 euro), ripenso alle difficoltà di vivere alla giornata senza certezze economiche di quella classe che un tempo si definiva medio-bassa e che adesso sta scivolando nella quasi-povertà di cui in studio si parlava fino ad un attimo prima.
risparmiare su queste cose però!". Poi seguo il servizio (parla di casse, bare, urne meno pregiate e ad un costo totale che si aggira intorno ai 1000-1500 euro), ripenso alle difficoltà di vivere alla giornata senza certezze economiche di quella classe che un tempo si definiva medio-bassa e che adesso sta scivolando nella quasi-povertà di cui in studio si parlava fino ad un attimo prima.
Si torna in studio; Vianello commenta: "In Italia molti sono ormai costretti a risparmiare anche su qualcosa su cui tradizionalmente non lo si faceva, vista anche la tradizione cattolica del nostro paese". E' quello che la Bindi aspettava. La telecamera riprende da lontano tutto lo studio, ma io la osservo: sdegnata, allarga le braccia in segno di contrarietà e riprovazione e poi allarga la mano sbattendola infine sul bracciolo della sua poltrona, il tutto come a dire: "Funerali low cost? Cose dell'altro mondo!".
No presidente, non sono cose dell'altro mondo queste, sono cose di questo mondo, del nostro. Se dibatte a lungo, giustamente, delle difficoltà che oggigiorno tanti italiani stanno vivendo, deve rendersi conto che 3000/4000/5000 euro sono tanti soldi. Poco importa se questo contrasta con le sue convinzioni ideali di stampo religioso. Parlare politicamente per minuti e minuti della situazione delle fasce più deboli ed economicamente svantaggiate oggi in Italia e poi tenere un simile comportamento di fronte a quelli che sono davvero i problemi concreti (non chiacchiere) della vita vera e quotidiana di molti cittadini, mi fa pensare che qualcuno vive fuori dal mondo e dalla realtà. Un mondo ed una società che sono cambiati, che vanno conosciuti, letti, analizzati e interpretati, prima di poter pensare di dare le giuste soluzioni ai problemi. Perché altrimenti rimangono tutte chiacchiere, tutte parole vuote.
PIGNO