Il cosiddetto "Porcellum" è stato ideato
principalmente dall'allora ministro Calderoli
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Giorni fa la Corte Costituzionale ha bocciato il referendum sulla legge elettorale. La richiesta referendaria aveva raccolto oltre un milione di firme, segno che quella della legge elettorale è una questione molto sentita dai cittadini, alla quale adesso dovranno necessariamente dare una risposta i partiti. La principale richiesta che proviene dalla cosiddetta società civile è quella di abolizione del meccanismo della lista bloccata di cui ho già parlato specificamente in "Lista bloccata o non lista bloccata?...". Inoltre l'eventuale nuova legge elettorale dovrà garantire governabilità e stabilità per l'esecutivo, in un momento storico in cui la credibilità di un paese significa molto ed in
cui spesso è necessario adottare decisioni con rapidità.
cui spesso è necessario adottare decisioni con rapidità.
Mi piacerebbe evidenziare quali sono i difetti dell'attuale legge elettorale e proporre nel modo più chiaro e comprensibile possibile un'idea alternativa, perfettamente consapevole che sia solo una proposta a livello ideale, in quanto per diventare realtà dovrebbe mettere d'accordo i molti e confliggenti interessi e superare i veti incrociati dei partiti.
Il maiale non è tutto di prosciutto, ovvero i difetti dell'attuale "Porcellum"
L'attuale legge elettorale è stata definita una porcata dal suo stesso ideatore, Roberto Calderoli, e poi
soprannominata "porcellum". Evidentemente qualche motivo ci sarà. Vediamone tre, i principali.
Innanzitutto c'è il grosso problema della lista bloccata, ovvero dell'impossibilità di esprimere anche solo una preferenza nell'ambito della lista stilata dai partiti a cui si sceglie di dare il voto. Come dicevo sopra, in "Lista bloccata o non lista bloccata?..." ho parlato abbondantemente di pregi e difetti della lista bloccata, ma qui basta sottolineare il fatto che, in un periodo in cui la politica non gode proprio di una grande reputazione, questo aspetto del porcellum contribuisce non poco ad allontanare i cittadini dalla politica.
Gli altri due aspetti problematici dell'attuale legge elettorale sono legati al meccanismo del premio di maggioranza. E' infatti previsto un premio di maggioranza alla Camera che garantisce 340 seggi a chi abbia ottenuto la maggioranza dei voti, anche con un solo voto in più della lista o coalizione seconda arrivata (il che è finalizzato a garantire una solida maggioranza al partito/coalizione vincente).
Il primo problema consiste però nel fatto che, mentre il premio di maggioranza alla Camera è attribuito su base nazionale e dunque è certo per chi vince, al Senato è attribuito su base regionale: cioè un piccolo premio di maggioranza in seggi per ogni regione in cui una lista/coalizione vince. E' consequenziale che i vari premi di maggioranza regionali si annullano l'un l'altro, poichè in una regione vince una lista/coalizione, in un'altra ne vince una diversa e così via, con il risultato di un Senato che può non esprimere una chiara maggioranza o addirittura esprimerne una diversa rispetto a quella della Camera. Il che nel nostro sistema di bicameralismo perfetto e ridondante equivale ad un'impossibilità di governare: chiedere a Prodi per maggiori informazioni.
Il secondo problema invece attiene direttamente al premio di maggioranza alla Camera e si ripercuote sulla formazione di coalizioni pre-elettorali per Camera e Senato. Abbiamo infatti detto che per ottenere il premio di 340 seggi è necessario e sufficiente ottenere un voto in più degli avversari. L'ovvia conseguenza è che le due forze politiche maggiori puntino a costruire delle coalizioni extra-large, più ampie possibili, estese a tutti coloro che ci stanno, delle coalizioni che ottengano più voti possibili, o quantomeno uno in più della coalizione avversaria. E questo avviene ed è avvenuto perchè gli elettori non si coordinano tra loro prima del voto come fanno i partiti e molti continuano a votare per partiti minori che, se corressero da soli, non avrebbero speranza alcuna di superare le soglie di sbarramento previste. Questi partitini sono forti del loro bacino elettorale incoercibile che li vota a prescindere dalle strategie e, poichè le grandi coalizioni hanno interesse ad includere tutte le forze possibili pur di ottenere un voto in più degli avversari, fanno pesare questo loro bacino elettorale incoercibile negoziando condizioni di favore da una posizione di vantaggio, con forte potere di ricatto. [Ciò non è avvenuto nel 2008 ma soltanto perchè il Pd era certo della sconfitta e ha potuto rinunciare a creare una coalizione extra-large per puntare su una "strategia maggioritaria" da spendere in futuro e permettendo al Pdl di fare altrettanto]. Risultato: coalizione vincente molto ampia ed eterogenea con piccoli partiti in posizione privilegiata e determinante, ovvero ridotte garanzie di stabilità per chi governa, soprattutto in relazione alla situazione al Senato che abbiamo descritto prima (chiedere ancora a Prodi per informazioni).
Questi i principali difetti del Porcellum. Nel prossimo post proporrò un'idea alternativa che cerchi di evitare i problemi sopra descritti. Dovete solo aspettare...!
Continua...
PIGNO