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Roberto Mantero
Il 9 maggio, mentre in
Europa si celebrava l’Europe Day e in Italia ricorrevano gli
anniversari della morte di Peppino Impastato e di Aldo Moro, in tutta
la Russia si ricordava l’annuncio della vittoria sul nazismo,
seguente la firma della resa incondizionata della Germania alla fine
della II Guerra Mondiale.
Faccio una premessa: da
quattro mesi sono in scambio a Mosca, e sono quattro mesi che mi
affanno a cercare di farmi un’opinione ragionevole di questo paese,
sfuggendo ai facili ottimismi nati dall’osservare una dinamicità
(anche se non so quanto duratura nel tempo) sconosciuta in Italia e
agli altrettanto scontati giudizi negativi derivanti dall’attuale
congiuntura politica internazionale (tradotto: Ucraina; che poi anche
qua ci sarebbe da discutere).