29 ottobre 2011

Quanto ci è costato il Ponte Fantasma

Alcune immagini del progetto
del ponte sullo Stretto di
Messina
Ieri, alla Camera, è stata approvata una mozione dell'Idv sul trasporto pubblico locale che impegna il governo ad incrementare la dotazione del fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale, reperendo le risorse necessarie anche con la soppressione dei finanziamenti previsti per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. 
Sono in molti a pensare che ciò che è accaduto ieri metta una volta per tutte la parola fine al progetto di costruzione dell'ormai famigerato ponte. In ogni caso, e comunque vada a finire, ci troviamo ancora una volta a parlare di un'opera, o meglio del progetto di un'opera, di cui si discute da tempo davvero immemorabile. Potrei analizzare la questione da un punto di vista storico, ripercorrendone le tappe principali, con le proposte ed i progetti che si sono susseguiti dal tempo dell'unità d'Italia fino ad oggi; oppure evidenziare pregi e difetti

21 ottobre 2011

Gli indignati e gli indegni

L'immagine del lancio dell'estintore da parte di "er Pelliccia"
è già divenuta il simbolo delle violenze compiute da alcuni
indegni manifestanti. Niente a che fare con gli INDIGNATI.
Abbiamo ancora tutti negli occhi e nella mente i video e le immagini di ciò che è accaduto sabato scorso a Roma. Immagini di violenza, di battaglia, di guerriglia. Le vetrine infrante, le auto bruciate, i bancomat presi d'assalto; centinaia di ragazzi e ragazze a volto coperto, con caschi e passamontagna, che si infiltrano e si nascondono tra la folla pacifica per poi dare inizio alle cariche; il lancio di sampietrini, le mazze, i martelli, gli estintori, le transenne; e ancora, le camionette della polizia accerchiate ed assaltate.
Tutto ciò ci ricorda drammaticamente da vicino i tragici giorni del G8: tante le similitudini; troppo vivo ancora il ricordo di quei giorni di guerra a Genova perchè la mente non ritorni a quei fatti di morte. Ciò che si è visto in Piazza S. Giovanni e

3 ottobre 2011

Apologia delle rivoluzioni perdute - parte I

Homo homini lupus
Piazza Tahrir, al Cairo, simbolo della rivoluzione egiziana
Quello di cui mi accingo a scrivere è un tema che può sembrare sfuggente, che può riguardare il tutto ed il niente, di cui si può stare a discernere fino alla nausea. Mi chiedo, e vi domando, se può esistere in politica internazionale un'impostazione di bontà ed altruismo, oppure ogni decisione, ogni calcolo, sono meri frutti di interesse? Non voglio essere hobbesiano, ma fintantoché la politica internazionale resta dominata da attori quali gli stati-nazione (e gli unici altri che riescono a distinguersi ed agire concretamente sono le grandi multinazionali economiche), il modus operandi di ognuno si basa sulla lotta per l'estensione e