12 maggio 2014

Soltanto un’onesta riflessione: un paio di spunti dopo la celebrazione della Vittoria vissuta a Mosca.

(english.pravda.ru)
Roberto Mantero

Il 9 maggio, mentre in Europa si celebrava l’Europe Day e in Italia ricorrevano gli anniversari della morte di Peppino Impastato e di Aldo Moro, in tutta la Russia si ricordava l’annuncio della vittoria sul nazismo, seguente la firma della resa incondizionata della Germania alla fine della II Guerra Mondiale.
Faccio una premessa: da quattro mesi sono in scambio a Mosca, e sono quattro mesi che mi affanno a cercare di farmi un’opinione ragionevole di questo paese, sfuggendo ai facili ottimismi nati dall’osservare una dinamicità (anche se non so quanto duratura nel tempo) sconosciuta in Italia e agli altrettanto scontati giudizi negativi derivanti dall’attuale congiuntura politica internazionale (tradotto: Ucraina; che poi anche qua ci sarebbe da discutere).